All’interno di un contesto naturale di rara bellezza, immerso nel verde della macchia mediterranea, si snoda il percorso dell’Acaya Golf Resort & Spa, disegnato dal famoso studio americano Hurdzan/Fry, e premiato lo scorso anno con le 5 stelle BVGA nella classificazione internazionale dei campi da golf. Il campo, 18 buche - Par 71, misura 6.192 metri ed è stato progettato per armonizzare le caratteristiche naturali del territorio con la modalità dei colpi, sollecitando così i giocatori ad utilizzare tutti e quattordici i ferri e i legni della sacca.
La buca giusta per riscaldarsi e iniziare a godere delle meraviglie del campo.
Par cinque - dogleg a sinistra.
Un lungo green solcato da una notevole depressione trasversale che richiama alla mente la storica Biarritz Hole del celebre Yale University Golf Club.
Par quattro - green complex pieno di sfumature e di rischi.
Dove la posizione della bandiera può fare la differenza.
Par tre - bunker - green in salita.
Ampi spazi, una sfida accattivante, ma non impossibile.
dogleg a sinistra - green in forma di “cheap potato”.
Ampi spazi di atterraggio alla palla tirata dal drive.
Richiede attenzione, precisione e corretta scelta del bastone.
par tre - bunkers a destra - acqua a sinistra.
Par cinque da chiudere in quattro
Cape Hole - par 4.
In leggera salita richiede precisione e potenza.
bunkers - laghetti - macchia
Par 4 - da giocare d’astuzia.
Par 3 - precisione e intelligenza.
Alberi a sinistra - acqua a destra - macchina frontale.
Una bella buca che può regalarti tante emozioni.
Par cinque - doppio dogleg di oltre 500 metri - green trasversale corto.
130 metri dal tee campionato - 93 metri dal tee donne - green piccolo e contornato di bunkers.
Acqua a destra e sinistra - quattro bunkers - difficoltà elevata.